"La vita o si vive o si scrive" (L. Pirandello)

sabato 15 agosto 2015

L'alluvione di Rossano e Corigliano.

Stavo scrivendo un nuovo post per questo blog quando l'alluvione che ha devastato due paesi della provincia di Cosenza mi ha fatto scegliere di dare la priorità a questo evento calamitoso.

Estate 2015, sia i giornali che la televisione parlano del forte incremento dei turisti che scelgono il sud Italia come meta delle loro vacanze. Nella loro scelta ha inciso probabilmente anche la crisi economica, che fa sì che gli italiani preferiscano restare in Patria anziché raggiungere mete più esotiche e più costose. Gli italiani, finalmente, riscoprono di avere un SUD.
 Un sud che è anche un paradiso di spiagge bianche e mare cristallino, decisamente niente da invidiare a mete più famose e lontane.
 Anche in Calabria si registra una buona crescita nella presenza di turisti, soprattutto russi, che arrivano addirittura a comprare la casa al mare a Scalea, mentre l'acqua-park di Rossano (il più grande dell'Italia meridionale) registra il pienone di stranieri, soprattutto americani.
Non solo gli italiani ma ora anche gli stranieri scoprono il SUD.

E' un successo, il primo dopo anni di silenzio, di crisi, di mancanza di lavoro. Gli albergatori sono soddisfatti, s'intravede uno spiraglio di luce dopo anni di buio, si sente nell'aria il profumo della speranza, il peggio ormai è passato, il presente è roseo e il futuro lo sarà ancor di più.
La ripresa c'è, si vede, si sente.
Ma si sa che le cose belle sono destinate a durare poco, specie qui al sud.
Ed ecco che a rovinare tutto questo idillio ci pensa una bufera di pioggia e vento che si abbatte con violenza sul nord est della provincia di Cosenza, causando l'esondazione del fiume Citrea.
Alle 7:30 del 12 agosto la zona costiera tra Corigliano e Rossano Calabro è completamente invasa da un fiume di fango e acqua. A Corigliano cadono ben 166 mm di pioggia.
Dai centri storici che sono posizionati in alto sulle vette dei monti (perché gli uomini di una volta sapevano bene dove costruire le loro case) l'acqua si riversa giù fino a raggiungere e inondare la città nuova che si trova in riva al mare e che è piena  zeppa di residenti e di turisti.

Grazie a Dio, non ci sono state vittime né feriti e questa è già una grande fortuna. Ma i danni sono tanti, centinaia di automobili trascinate via dall'acqua e danni ai negozi, alle abitazioni private, alle strade, di queste ultime una è crollata nel centro storico di Rossano.
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 I danni maggiori si registrano però a Rossano scalo, dove il bellissimo lungomare è completamente devastato e irriconoscibile e la parte bassa della cittadina è invasa dall'acqua.
La popolazione spaventata è rimasta per ore senz'acqua corrente e senza elettricità, i turisti bloccati negli alberghi. Scatta la polemica contro il sindaco, alcuni cittadini dicono di non essere stati avvisati di ciò che sarebbe accaduto.
In realtà l'allarme era stato lanciato con un'allerta meteo che prevedeva un forte nubifragio sulla Calabria con pericolo per la vita delle persone. Il nubifragio c'è stato ma, grazie a Dio, a parte i danni materiali alle cose, nessuno dovrà piangere morti perché la macchina dei soccorsi si è messa in moto velocemente. Il salvataggio più importante è stato l'aver portato in salvo tutti i turisti presenti in un camping locale. La stima totale dei danni non è stata ancora fatta ma si contano circa cinquecento sfollati.
Nei giorni seguenti, nonostante la rabbia di alcuni cittadini che si sentono abbandonati dall'amministrazione locale, nonostante le polemiche sulle concessioni di permessi edilizi in zone vietate, nonostante la poca pulizia di fiumi, pozzetti e fognature (problema che affligge tutta l'Italia), nonostante tutto, la popolazione si è da subito messa all'opera per liberare le strade e le case dal fango. Ad aiutare i residenti sono arrivati i vigili del fuoco e tutte le forze dell'ordine, l'esercito, i tecnici comunali e la protezione civile, senza contare i volontari giunti da tutta la regione (anche nel giorno di Ferragosto), gli immigrati presenti in zona e perfino alcuni turisti che hanno voluto dare anch'essi una mano per ripulire le due belle cittadine turistiche.
E' nelle difficoltà che si riconoscono le brave persone e a chi accusa il sud di essere una terra dal piagnisteo facile, lascio queste immagini prelevate dal web (fonte: Facebook) che sono più eloquenti di qualsiasi altra parola.



Il momento in cui il fiume di fango ha invaso la cittadina di Rossano scalo.

Una vettura trascinata fino al mare.


Turisti bloccati negli alberghi
Il lungomare 'Lido Sant'Angelo' di Rossano prima e dopo l'alluvione.

La pulizia delle case invase da fango e detriti.

Tra i volontari anche gli immigrati.

I soccorritori liberano le strade dall'acqua e dal fango.

La pulizia delle spiagge per poter riavviare in fretta la stagione turistica.

L'immagine più bella: i ragazzi del luogo portano in salvo due donne anziane.


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